Attiva dal 1994, l'Associazione organizza
incontri di preghiera e promuove iniziative di
solidarietà di
Graziella Melina
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Crescere come
famiglie nell’amore, impegnarsi nella solidarietà e
agire nel sociale. È l’impegno che anima l’attività
dell’Associazione Famiglie
Insieme, per aiutare le
famiglie a vincere la solitudine e l’isolamento, e a
superare situazioni di difficoltà che spesso sfociano
nella separazione e nel divorzio. Nata nel 1994 per
iniziativa di un gruppo di famiglie che basano la
propria azione sul messaggio evangelico e sul Magistero
della Chiesa, l’organizzazione promuove iniziative di
preghiera e solidarietà che coinvolgono numerose
parrocchie e centinaia di nuclei familiari.
«I
nostri soci - spiega il presidente Antonio Zappi - sono
impegnati nelle varie entità che lavorano nella comunità
ecclesiale. Il nostro primo atto di azione è di
carattere spirituale. Nel corso dell’anno - sottolinea -
realizziamo incontri di preghiera e di riflessione,
aperti agli iscritti e a tutte le altre famiglie
interessate ad approfondire il proprio cammino
spirituale». L’anno scorso gli appuntamenti si sono
tenuti nel monastero dei padri benedettini a Subiaco e
nell’abbazia delle suore clarisse di Farfa. «Quest’anno
- anticipa Zappi - nel primo incontro dedicato alle
tematiche della famiglia, in programma per il 2 e 3
dicembre, proporremo un momento di riflessione
congiunta, che riaffermi il concetto dell’insostituibile
forza che promana soltanto da Dio, ma nel contempo si
collega alla necessità della relazione con gli altri,
perché nessun uomo è solo». Altre iniziative sono
previste a maggio e giugno prossimi. «Si tratta di
momenti importanti - sottolinea il presidente – anche
perché avviano una conoscenza tra le famiglie, e aiutano
a far nascere relazioni di stima e
amicizia».
Oltre agli incontri di preghiera,
l’associazione, circa sei anni fa, ha dato vita alla
Scuola della Famiglia Amica e Solidale, con lo scopo di
delineare e realizzare progetti di solidarietà. Ogni
giovedì, da novembre fino ad aprile, presso l’Istituto
Salesiano di via Marsala, i soci si ritrovano per un
ciclo di incontri, durante i quali vengono forniti loro
elementi pedagogici e psicologici. Ma non solo. La
scuola, infatti, spiega Zappi, «è rivolta a quelle
coppie che, provenienti da parrocchie, manifestano
qualche sensibilità particolare per lo sviluppo di
progetti di solidarietà a favore delle altre famiglie e
ritengono sia necessario sforzarsi per conoscere le
caratteristiche del proprio territorio». Così nel corso
degli incontri, ai gruppi operativi che decidono di
costituire associazioni o cooperative, vengono date
indicazioni amministrative, giuridiche e pratiche;
quindi si abbozzano progetti per la realizzazione di
centri nido per i bambini, servizi di assistenza agli
anziani, o di baby sitter per le varie famiglie. «Siamo
partiti 7 anni fa, coinvolgendo 300 parrocchie di Roma.
In questo momento abbiamo 11 cooperative, costituite e
funzionanti in varie realtà, e un’altra decina si stanno
muovendo in quest’ottica», dice soddisfatto Zappi. La
prima cooperativa è nata nella chiesa dei Santi
Gioacchino e Anna, nella zona di Cinecittà, ed «è
partita – ricorda ancora il presidente – con 7 famiglie,
che avevano come substrato, oltre ad una grande fede,
anche una grande amicizia».
Dal 1995 Famiglie
Insieme ha pure attivato un Centro di assistenza legale,
dove 15 avvocati, esperti in diritto civile e canonico,
prestano la loro consulenza gratuitamente. «Facciamo
servizio di assistenza e consulenza preventiva - spiega
Zappi - a quanti, trovandosi già in situazioni familiari
completamente fallimentari, si interrogano
sull’eventuale nullità del matrimonio. L’obiettivo -
aggiunge - è quello di supporto e di aiuto, in una
logica di accoglimento e di ascolto». Oltre 1500 i casi
esaminati dall’associazione in 10 anni. «Questo servizio
- prosegue Zappi - ci ha permesso di maturare una grande
esperienza conoscitiva sulle cause che spesso stanno a
monte di varie situazioni familiari. E ci consente di
portare un contributo alle attività della nostra
comunità ecclesiale».
Ma nell’organizzazione si
pensa già a nuove iniziative, anche di tipo culturale.
Sono infatti in programma una serie di visite alla
scoperta delle radici cristiane di Roma. «Abbiamo fatto
esperienze in alcune parrocchie - conclude Zappi - che,
in momenti come questi, non solo si crea comunione, ma
scatta la molla dell’interesse, della partecipazione e
della condivisione. Anche così, insieme, si impara a
crescere come famiglie».
26 ottobre
2006